Desideriamo informarVi in merito agli importanti aggiornamenti normativi circa la qualità delle Acque destinate al consumo umano (D. Lgs. 18/2023 che recepisce la direttiva europea UE 2020/2184). Il decreto, con un approccio basato sul rischio, introduce una classificazione delle strutture secondo un indice di priorità e, per queste strutture, all’art. 9 prevede la valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni, con particolare riferimento ai parametri piombo e Legionella (all. I parte D).
Il decreto prescrive la redazione del PSA (Piano di Sicurezza dell’Acqua) per le strutture prioritarie e la raccomanda fortemente per le strutture non prioritarie. Ad esempio, tra le immediatamente interessate troviamo le strutture sanitarie (in regime di ricovero e non, inclusi centri riabilitativi, ambulatoriali e odontoiatrici), le strutture ricettive alberghiere e la ristorazione pubblica e collettiva (incluse mense aziendali, pubbliche, private e scolastiche) ed altre strutture ad uso collettivo (per esempio strutture scolastiche).
All’interno degli impianti idrici si crea un habitat favorevole per la proliferazione microbiologica ed è possibile che si verifichi un incremento della presenza del batterio Legionella tra il punto di consegna ed il punto di erogazione dell’acqua. Questo batterio può causare infezioni respiratorie (Malattia del Legionario, febbre di Pontiac). Nel 2022 è stato registrato un raddoppio dei cluster di legionellosi associati alle strutture recettive rispetto all’anno precedente.
Che cos’è la Legionella?
La Legionella è un batterio aerofilo, gram-negativo, mobile, ubiquitario ed opportunista che prolifera in presenza di acqua. Presente in natura, colonizza le reti idriche che ne diventano il serbatoio artificiale.
Quale è la modalità di trasmissione?
La trasmissione avviene per via respiratoria attraverso l'inalazione di aerosol contenente il batterio e per inalazione di acqua contaminata. Il più pericoloso è l’aerosol non visibile ad occhio nudo, poiché le goccioline di diametro inferiore a <5micron raggiungono più facilmente le basse vie respiratorie. L’aerosol può essere generato dall’apertura del rubinetto/doccia negli impianti idro-sanitari, nell’umidificazione centralizzata degli impianti di condizionamento, nelle vasche idromassaggio e piscine, nelle acque di scarico dei wc, nelle torri di raffreddamento, ecc…
Chiunque può contrarre la malattia ma tra i fattori di rischio vi sono l’aumentare dell’età, il genere maschile e l’immunodepressione. Sono fattori legati al microrganismo a carica infettante e la virulenza.
Non si trasmette da uomo a uomo.
Misure di prevenzione:
Ridurre i fattori di rischio è fondamentale ed è l’obiettivo principale della valutazione che, in base alla tipologia di struttura, deve prevedere una serie di misure da adottare, tra cui:
• Corretta manutenzione degli impianti al fine di ridurre la presenza di calcare, corrosione, biofilm e della presenza microbica;
• Evitare la stagnazione dell’acqua o flussi scarsi (come avviene nei rami morti dell’impianto e serbatoi di accumulo);
• Riduzione dei processi che favoriscono la nebulizzazione dell’acqua;
• Controllo della temperatura dell’acqua: evitare il range di temperatura che favorisce la proliferazione del batterio.
Cosa offre Gruppo Scudo:
Per garantirvi un ambiente sicuro, Gruppo Scudo, offre la valutazione del rischio legionellosi nelle strutture interessate, completa di gestione del rischio stesso ed aggiornamento continuo, comprensivo di monitoraggio analitico nei vostri impianti idrici e di climatizzazione. Grazie alla nostra esperienza e competenza, siamo in grado di gestire il rischio e fornirvi soluzioni su misura. Non si può arrivare a presenza “zero” del batterio ma si deve limitare quanto più possibile la presenza dello stesso negli impianti. Tale risultato si può ottenere unicamente garantendo un sistema pensato sul modello PDCA (plan – do – check – act).
La sicurezza e la salute dei vostri ambienti di lavoro sono la nostra priorità. Vi invitiamo a prestare la massima attenzione a queste indicazioni e a collaborare attivamente nel rispetto delle misure preventive per garantire la sicurezza dell’ambiente di lavoro.